Category Archives: Acquisto prima casa

AGEVOLAZIONI PRIMA CASA

Il D.L. 23/2020 ha giustamente sospeso i termini per il soddisfacimento delle condizioni previste per l’acquisto di un immobile “prima casa”.

Ricordando che, qualora aveste venduto un immobile adibito a prima casa prima dei 5 anni dal suo acquisto, pena il decadimento delle agevolazioni, l’obbligo del contribuente è quello di riacquistare entro i 12 mesi successivi al rogito di vendita.

Premesso quanto sopra, i 12 mesi entro i quali riacquistare per non decadere dal beneficio (e dal credito d’imposta),  non considereranno il periodo dal 23/02/2020 al 31/12/2020. Sostanzialmente vengono aggiunti 10 mesi oltre ai 12 mesi previsti per legge.

Per informazioni e consulenze: info@immobiliareclass.it

Daniele Vanin

 


Deposito prezzo al rogito. Come funziona?

In un nostro precedente articolo (https://www.immobiliareclass.it/deposito-prezzo-al-rogito-chiarimenti/) abbiamo esaminato la nuova norma facoltativa che prevede il deposito del prezzo al notaio contestualmente alla firma dell’atto di compravendita anzichè l’immediata consegna del saldo al venditore.

Ma come funziona in pratica il deposito del prezzo al notaio?

“Nel corso di una compravendita, secondo quanto previsto dal legislatore, su istanza di una delle parti – venditore o acquirente – è possibile depositare presso il notaio l’intero prezzo, nel caso in cui non già stato versato un acconto sul prezzo (caparra) prima dell’atto definitivo, oppure il saldo. Siamo convinti che la quasi totalità di richieste di deposito prezzo avverrà su istanza dell’acquirente, poiché la norma è a tutela di quest’ultimo.

Il legislatore definisce con il rogito, il momento nel quale poter applicare la nuova norma, ma una delle due parti può richiedere il deposito del prezzo al notaio anche in sede di preliminare nel caso in cui questo venisse trascritto dal notaio.

In sede di rogito notarile, al momento della stesura dell’atto ci sono due ipotesi:

a) non sono stati dati acconti e quindi l’intero saldo viene versato al notaio;
b) contestualmente al preliminare sono già state consegnate delle somme alla parte venditrice.

In entrambi i casi, saldo della somma rimanente o totale versamento del prezzi pattuito, ci si può accordare in due modi diversi.

– assegno circolare intestato al notaio o in alternativa
– bonifico bancario sul conto corrente “dedicato” del notaio.

Ricevuta la somma, cosa ne fa il notaio?

“Il notaio trattiene questa somma su un proprio conto, cosiddetto “dedicato”. Si tratta di un conto che ha delle caratteristiche definite dalla Legge sulla Concorrenza. E’ un conto impignorabile da parte dei creditori del notaio, non cade nella comunione legale del notaio e non cade nella successione dello stesso. L’acquirente ed il venditore sono quindi protetti da eventuali problemi personali della vita del notaio, è sicuro che i soldi sono solo transitoriamente in quel c/c e sono destinati al venditore. E’ un conto corrente del notaio, ma è al di fuori del suo patrimonio. Non ci sono rischi di alcun genere.

Successivamente all firma dell’atto notarile, il notaio, utilizzando le somme che gli sono state date dall’acquirente per concludere la compravendita, procede alla registrazione e alla trascrizione dell’atto nei Pubblici Registri Immobiliari.

Avvenuta la trascrizione dell’atto, avendo la certezza che l’atto notarile ha prodotto i suoi effetti anche nei confronti dei terzi (ossia che l’acquisto è sicuro al 100% e che l’acquirente non ha più alcun rischio in relazione alle vicende personali del venditore), il notaio certifica che l’iter dell’acquisto si è perfezionato e procede a trasferire le somme sul conto corrente del venditore.

Quanto tempo serve per la trascrizione dell’atto nei Registri Immobiliari?

“La normativa non dà un termine preciso e dettagliato. In genere, il notaio ha l’obbligo di trascrivere l’atto entro 20 giorni dalla sua sottoscrizione, ma solitamente procede entro 24-48 ore.

Non ci sono rischi per il venditore?

“Bisogna far superare al venditore l’approccio psicologico di andare dal notaio, vendere, consegnare le chiavi della casa e uscire senza il saldo. Il venditore non corre rischi. Le sole motivazioni per le quali il venditore potrebbe non incassare i denari sono connesse ai suoi creditori, alle sue eventuali posizioni di debito che pregiudicano questo iter o alla necessità di spendere velocemente i soldi che incassa da quella vendita”.

Per informazioni e consulenze: Class Immobiliare 045 8104496.


“Deposito prezzo” al rogito: alcuni chiarimenti.

Come saprete con la legge 27 dicembre 2013 n. 147 sul deposito prezzo il legislatore se ne uscì con una norma che avrebbe duramente colpito il mercato immobiliare. Tutte le somme che qualsiasi acquirente avesse dovuto dare al venditore per l’acquisto di un immobile non avrebbero potuto essere consegnate al venditore, ma avrebbero dovuto obbligatoriamente essere versate, tramite il Notaio incaricato, in un conto corrente speciale, produttivo di interessi con i quali avrebbero finanziato i crediti a tasso agevolato per le piccole/medie imprese.

Con la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2017” (comma 142) il Legislatore, ha disposto formalmente l’entrata in vigore della disciplina del “deposito prezzo” di cui alla legge del 2013, ma modificandola con una caratteristica importante: la disciplina non è più obbligatoria ma solo facoltativa.

In estrema sintesi: nel caso in cui una delle parti lo richiedesse, il notaio sarà tenuto a prelevare l’intero prezzo (ovviamente il prezzo residuo che al momento dell’atto non è ancora stato pagato) e a versarlo su un conto dedicato speciale a disposizione dello Stato, in modo che lo Stato possa lucrarne gli interessi, e svincolandolo successivamente secondo le istruzioni dategli dalla parte.

Nei prossimi articoli approfondiremo maggiormente i costi e le formalità da sostenere per le parti.


Acquisto prima casa: tutte le agevolazioni fiscali per il mutuo

Chi intende acquistare una casa può scegliere di firmare il contratto di mutuo, nel quale una parte si impegna a concedere all’altra una somma di denaro fissandone, per la restituzione, i modi e i tempi. Somma poi maggiorata degli interessi, che rappresentano il vantaggio economico del mutuante a concludere il contratto. Si tratta di un contratto in cui una parte, denominata ‘mutuante’, consegna a un’altra parte – acquirente di un immobile, e denominata ‘mutuatario’ – una somma che si rivela funzionale all’acquisto di una casa o per realizzarla.
Al momento della stipula del contratto viene normalmente costituita un’ipoteca sull’immobile, quale forma di garanzia, e a fronte dell’impegno del mutuante di concedere la somma necessaria, corrisponde l’impegno del mutuatario di restituire la medesima somma, nei modi e nei tempi pattuiti, maggiorata degli interessi. Il mutuo normalmente viene richiesto a una banca o a un istituto di credito, che concedono al mutuatario il denaro necessario per l’acquisto dell’immobile.
Il Codice del Consumo impone che il contratto sia redatto in modo chiaro e che al cliente sia offerta una chiara informativa. Per poter accedere ai benefici del mutuo della prima casa è necessario che l’immobile non sia di lusso, che si trovi nello stesso comune in cui l’istante ha la residenza o intende trasferirla nei successivi 18 mesi o nel comune nel quale svolge la sua principale attività. Inoltre, l’acquirente deve essere una persona fisica e non essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra abitazione nello stesso comune. Lo stesso acquirente non deve essere titolare di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà su un’altra abitazione acquistata su tutto il territorio nazionale, beneficiando delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Per l’acquisto della prima casa, con o senza mutuo, è prevista un’aliquota Iva ridotta (percentuale del 4% invece che 10%) e un’imposta di registro ridotta al 2%. A livello fiscale sono presenti tutta una serie di agevolazioni, ossia la possibilità di detrazione dall’Irpef di una quota degli interessi passivi e degli oneri accessori, fino a un massimo di 4mila euro annui e un’imposta sostitutiva dello 0,25% dell’importo erogato, anziché del 2%.
Si tratta di un fondo istituito per concedere garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui ipotecari – con ammontare non superiore a 250mila euro – per l’acquisto di immobili da adibire ad abitazione principale. Possono beneficiare di queste garanzie tutti coloro che non siano titolari di diritti di proprietà su immobili adibiti ad abitazione principale, salvo quelli acquisiti mortis causa e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Il fondo ha una dotazione iniziale di 650 milioni di euro e comunque si propone come obiettivo il rilancio del settore immobiliare e la facilitazione all’accesso al mercato del credito per coloro che intendano acquistare un immobile.


Legge di stabilità 2017: tutte le agevolazioni per la casa

Con uno sprint finale dovuto alle dimissioni dell’ex premier Matteo Renzi, a dicembre il Parlamento ha dato il via libero definitivo alla legge di stabilità per il 2017. La manovra economica del 2017, ormai divenuta legge, contiene delle importanti agevolazioni che interesseranno chi nel corso di quest’anno deciderà di acquistare, ristrutturare o mettere in sicurezza una casa. Vediamo quali sono le misure già esistenti che sono state prorogate e le novità.

  • Sismabonus 2017
    Bonus fiscale dal 50 all’80% (85% per i condomini) per gli interventi di adeguamento sismico che implichino la riduzione della classe di rischio dell’immobile.
  • Detrazioni Irpef ristrutturazioni edilizie 2017
    Proroga della detrazione fiscale del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia fino a un massimo di 96.000 euro. Dal primo gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36%, con un tetto massimo di 48.000 euro.
  • Bonus mobili legato ai lavori di ristrutturazione
    Si proroga la detrazione al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni) finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.
  • Fondo garanzia acquisto prima casa
    Confermate le agevolazioni per i mutui destinate agli under 35, sia giovani coppie che single con contratti atipici, che usufruiranno di una garanzia statale del 50% presso le banche aderenti al progetto.
  • Ecobonus 2017, come funziona
    Sono state prorogate al 31 dicembre 2017 le agevolazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
  • Addio al bonus per le giovani coppie
    Nella legge di stabilità non è stata prorogata la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con destinatari le giovani coppie under 35.